GAY + TRANS = AMORE – 1^ puntata – Ascoli Piceno - Medio Campidano Trasgressiva

GAY + TRANS = AMORE – 1^ puntata – Ascoli Piceno - Medio Campidano Trasgressiva

Ero appena tornato dall'ennesima serata del cazzo . Solito posto, solita gente, solito tutto. Mi ero fatto accompagnare da un amica perchè avevo bevuto. Così ha guidato lei e poi se n'è andata con la sua compagna, lesbica pure lei, che ci aveva seguiti sulla sua C3 nuova fiammante. Ho ringraziato, chiuso a chiave la mia Punto del 2010, e sono salito al secondo piano, dove si trova il mio bilocale. La porta era socchiusa, il che significava che c'era qualcuno dentro, l'unica persona che aveva le chiavi era mia madre e, alle 4 del mattino, dubitavo che potesse essere lei. Le luci erano spente, solo una piccola candela profumata bruciava nel mezzo della cucina. Spaventato, col telefonino ho fatto finta di chiamare la polizia parlando a voce alta. - 113? Mi chiamo Manuele ********, il mio indirizzo è viale ********, ***, secondo piano. Sono rientrato adesso a casa e ho paura di entrare perchè ho trovato la porta socchiusa. Nessuno ha la chiave a parte mia madre, e non può essere lei a quest'ora. Potete mandare qualcuno a controllare?.......... Va bene, grazie, vi aspetto... Sono passati circa 10 minuti, dall'appartamento nessun rumore strano. Ho afferrato il bastone da passeggio dal portaombrelli della mia anziana vicina, e sono entrato brandendolo come una mazza da baseball e gridando: - OK, chiunque tu sia, la polizia sta arrivando. Ti conviene filartela via subito. Sono armato e adesso vado nel bagno... la porta è aperta e ti lascio 5 minuti per scappare! Sono andato in bagno e ho respirato lentamente, ascoltando ogni minimo suono o movimento. Un brivido è passato sulla mia schiena e, d'improvviso, qualcuno ha acceso la luce. - Fridaaa? Che cazzo ci fai in casa mia? Mi hai fatto venire un infarto! E dove hai preso la chiave? Era più di un anno che non la vedevo. Avevo avuto una storia con lei e mi ero anche innamorato, volevo addirittura sposarla! Ma lei non credeva fosse possibile un'unione legale e felice fra un gay e una trans così era scomparsa e non aveva dato più notizie. - Ciao Manuel, mi sei mancato. Scusa la sorpresa, ho fatto una copia delle chiavi l'anno scorso.... ma la polizia l'hai chiamata davvero? - Ma no, figurati... Cazzo, mi hai fatto prendere un colpo! Da quand'è che sei tornata? Come stai? - Da una settimana... Sto bene, grazie... e tu? Si è avvicinata e mi ha abbracciato. Sentivo il suo alito caldo sul collo e il mio corpo tremava per l'eccitazione. I suoi occhi neri mi fissavano come l'ultima notte dell'anno prima, quando avevamo scopato come ricci fino all'alba. Me la ricordavo come se fosse successo ieri. Nonostante ci frequentassimo da due mesi, prima di quella notte magica ci eravamo limitati al sesso manuale e orale, cioè seghe e pompini. Io non accettavo completamente la sua parte preponderante di donna trans e lei quella mia prevalente di uomo gay Ma in quell'ultimo incontro è scattato qualcosa e ci siamo penetrati più volte a vicenda. Speravo che diventasse un legame fisso, invece il giorno dopo Frida è scappata e non l'ho più rivista, ma non l'ho mai dimenticata. CONTINUA

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