TRANS ALL'ASTA – Parte 1 – Pescara - Medio Campidano Trasgressiva

TRANS ALL'ASTA – Parte 1 – Pescara - Medio Campidano Trasgressiva

Ciao trasgressivi, mi chiamerò Morena, e sono una ragazza transgender di 25 anni. Carnagione scura, 174 cm di altezza, 100 di tette, 65 di vita, 95 di fianchi e 19 di cazzo. Il mio racconto parla di quando sono entrata come gioco in affari con un manager che chiamerò Saturno. Giocavamo a organizzare per finte feste private con aste con persone  . Ci vestivamo con abiti sexy e tacchi alti, servivamo bevande e a volte facevamo degli strip . Una sera, dopo la cena, siamo salite sul palco in tre per essere messe all'asta. La prima è stata una matura  rumena, non era abituata a fare la show girl, e quando Saturno le ha detto di togliersi i vestiti sembrava impacciata, ma poi si è spogliata con grazia e un grassone sui 60 anni l'ha noleggiata portandosela in disparte. Dopo è toccato a una giovane transgender italiana, che ha strappato offerte favolose e poi è finita fra le braccia di un  imprenditore del luogo. Io sono stato l'ultima a salire sul palco. Saturno mi ha presentata dicendo che valevo molto di più delle altre. Le offerte sono iniziate mentre io camminavo avanti e indietro, dopo cinque minuti ho tolto il mio body di pizzo nero continuando a sfilare fra gli applausi. Le offerte stavano andando alla grande, e hanno raggiunto il massimo quando mi sono levata gli short voltando le spalle, per poi girarmi e mostrare il mio cazzo penzolante. Il pubblico è impazzito e alla fine sono stata aggiudicata a un tipo sulla quarantina.  Arrivati in hotel sulla sua auto blu, siamo saliti al terzo piano e siamo entrati in una suite molto elegante. Lui mi ha chiesto con gentilezza di spogliarmi e sdraiarmi sulla scrivania, mi ha allargato le gambe e l'ho sentito leccare il mio cazzo e accarezzarmi i coglioni. Era davvero un ottimo pompinaro e ho rischiato di esplodere mentre mi succhiava. Per fortuna, subito dopo, mi ha chiesto di scendere dalla scrivania e di appoggiarmi a pecorina e ho sentito la pressione sul mio buco del culo e un cazzo col preservativo entrare con forza dentro di me. Come da copione, gemevo e lo assecondavo mentre lui mi strizzava le tette. Mi sono fatta montare per benino fingendo un orgasmo, finché non l'ho sentito ansimare e venire. Pensavo di fare una pausa, se non altro per dargli il tempo di ottenere un'altra erezione, ma mi sbagliavo! Dalla porta della camera, entrarono subito due sconosciuti amici suoi e il suo cazzo moscio è stato sostituito da un altro già pronto all'uso.  Il mio corpo ha goduto, la mia bocca inghiottiva cazzi e il mio culo sborrava. Quando tutti e tre mi avevano già inculato, mi sono sdraiata sul pavimento . CONTINUA

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